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il romanzo della guerra 17


— Anche questo qui Kriegsfreiwillinger, come si dite in italiano? Oh! «volontario» per la guerra — (Chi mi parla così è un caro giovane, impiegato qui, a Milano, in una Banca: aveva promesso di mandarmi in dono un bell’orologio a cucù della Selva Nera, quando fosse tornato al suo villaggio della Selva Nera. Indica, così dicendo, un suo compagno, un esile adolescente biondiccio, un fanciullo addirittura. L’adolescente sorride: nulla dice).

***

Ah, il dio Moloc non è necessario, oggi, andarlo più a vedere al cinematografo, nella Cabiria del signor D’Annunzio! Esso cammina per l’Europa. È però un fatto che questi ragazzi tedeschi non vedono coi loro dolci occhi lo spaventoso dio Moloc, che oggi passeggia per l’Europa. Divino dono della giovinezza: non vedere, non capire!

Mi salutano poi tranquillamente: — Buon ciorno, signor professore!

Rabbrividii. Forse buona eterna notte! Domani, a questi giovani teutonici sarà messo in mano un fucile; andranno ad uccidere un francese, un russo..... Perchè?

Eppure in tanti inverni, in questa scuola internazionale del Filologico di Milano, i giovani francesi, russi, teutonici, inglesi, turchi anche, si trattarono