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quei comodi che lei potrebbe forse desiderare. Non vorrei poi sentire lamentele.
Faccio un gesto di completa assicurazione.
Mi domanda, un po’ dubitosamente:
— Lei ha referenze in città?
Io potrei fare il nome della mia Ditta; ma dico:
— Il signor Maioli.
— Un dignitoso imbecille — dice lui.
— Perfettamente d’accordo. — (Ma non si trattano così gli imbecilli, signor avvocato! Io li nomino sempre con molto rispetto).
— Il signor Cioccolani....
— Padre o figlio?
— Figlio — rispondo. — Perchè, c’è differenza?
— Certo: il padre è un valentuomo e un ottimo agricoltore: il figlio è la sua croce. Sono disgrazie di noi genitori.
— Ha anche lei un figlio poeta?
— Per fortuna no. Ho soltanto una figlia.
Vedo che ha qualcos’altro da dirmi, e dice infatti:
— Scusi la domanda: ma la villetta è per lei? Lei mi intende.
Ho apprezzato altamente la sua morale. La morale avanti tutto.
— La villetta — dico — è per mia madre, la quale trovasi presentemente in cura a Salso-
Panzini. Io cerco moglie! | 8 |