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Qualche volta papà, l’avvocato, torna a casa con la luna di traverso: i giudici, i colleghi, il tribunale, la cassazione, il mestieraccio. Io mi diverto. Male; male, avvocato! Un avvocato che si lamenta dei giudici, vuol dire che guadagna poco.

— Se mio marito — dice madama Caramella a me — non fosse coscienzioso com’è, l’automobile, eh! eh! l’avremmo messo su anche noi da un pezzo!

— Ma quando siamo contenti noi tre — dice la signorina Oretta, — non basta, mamà?

L’avvocato allora se l’è presa, strofinata, baciucchiata sui baffi, e cane Leone faceva intorno una cornice di salti.

*

Mi è sembrato di scoprire nella signorina Oretta una vibrazione di altro genere, oltre a mamà, papà e cane Leone. Io ne ho subito approfittato.

La signorina guarda con attenzione un giornale illustrato dove c’è un figurino di moda: Manteau con fourrures, costume di Parigi.

— Bello, eh, signorina? Anch’io appartengo al comitato che c’è a Milano per la moda italiana.