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Pagina:Panzini - Io cerco moglie!, 1920.djvu/191

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Oretta voleva il vino nelle caraffe, ma l’avvocato sostenne il diritto nazionale del fiasco classico: e Melai appoggiò quest’opinione col ricordo di quando si faceva baldoria a Torino.

Pranzo, diremo così, non più di etichetta, ma altamente nazionale.

La gallina padovana non aveva serbato rancore, ma aveva ricamato di stelle lucenti il suo brodo; dove i cappelletti nuotavano in una corpulenza patriarcale.

La signora sostenne modestamente la superiorità della manifattura casalinga dei cappelletti su quelli dell’industria meccanica.

Ma io sostenni l’industria sua particolare, personale, delle sue gentili mani.

La mia futura suocera mi voleva soffocare di cappelletti.

Anche le manine di Oretta vi hanno contribuito, e speriamo non le manacce di Lisa.

Povera Oretta! Il suo modo di tenere coltello e forchetta lascia molto, ma molto a desiderare.

Madama Caramella, poi, è quasi indecente. Non stava a lei a dire sempre: “Una bontà!„ “Oh, cari voi, io faccio con le mani„. — Ecco, signora — dissi io — una cosa che è permessa. Sì, la questione è ancora in discussione se il pollo à la broche si possa o non si possa mangiare con

Panzini. Io cerco moglie! 12