Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/167

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Capitolo XVI.

Nella tragica torre di Albraccà.

Ma un’altra volta che Aquilino era salito alla torre di Albraccà, trovò Y uomo di un umore diverso: non citò Orlando; non fece le lodi delle qualità amministratrici della marchesa, non citò nemmeno, io, marchese Ippolito di Torrechiara. O aveva bevuto la verità ad altre fonti, che alla bottiglia; o non aveva bevuto theologaliter; o forse aveva ragione la marchesa: «uno stravagante». V uomo, essendo entro la verità, era fuori del liquido, entro cui sta immersa la vita: e per questo fatto i nervi rimanevano scoperti.

«Don Ippolito doveva essere — pensò Aquilino — uomo neurastènico.»