Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/171

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su le generali; e che Dante, e che Platone, e che Cristo erano di sesso maschile: e che nella storia non esistevano personaggi di tal fatta di sesso femminile.

Ma la marchesa accennava ad personam; a lui, poveretto!

— Ma non parlatemi di superiorità! Nessuna superiorità.

«Al mio paese — pensava Aquilino sentendo la voce della marchesa stridere, — un materialone di marito picchierebbe, come al tempo di quel frate che inventò la cura con l’acqua benedetta».

Don Ippolito tacque allora; ma parlò dopo, nella torre di Albraccà.

Aquilino trovò dunque il marchese, nella sua torre di Albraccà, di umore detestabile perchè l’acqua benedetta la aveva dovuta ingoiare lui.

Non offrì nemmeno da bere.

D’altra parte nel cuore del giovane era come un bisogno di cancellare con un giudizio suo proprio il giudizio di condanna, sia pur lieve, ma inesorabile, che la marchesa aveva dato sul caro e buon conte Cosimo: