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Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/199

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■ — Vedete — dicea — come si sta in pace! Osservatelo attentamente e poi ditemi se anche in voi non sorge questo dubbio: il vero stato di perfezione è il non essere, ovvero l’essere? Certamente ora riposa. Il grave carro che esso doveva trainare, eccolo là. Voi lo vedete! E l’altro cavallaccio dalle gambe difformi, vedete come si sta profondamente meditabondo? Sembra pensare. E quel grosso diavolo del carrettiere che è lì avvilito in contemplazione della sua bestia morta, osservate che faccia da idiota. Ha in mano la frusta, e non può frustare. Non vi pare di scorgere un risolino ironico in quel dente che spunta fuori dal muso del cavallo morto? «Tu, o padrone, non mi frusterai più. Te l’ho fatta!» Non dite niente, o maestro, di tutto questo al carrettiere. Non vi capirebbe; forse vi risponderebbe in malo modo. Gli uomini hanno bensì maggior giudizio degli animali, ma hanno anche più errore.

Così ed altre coserelle che non istavano nè in cielo nè in terra, andava dicendo il marchese; e non facevano dispiacere ad Aquilino perchè quando l’uomo è in qualche grave afflizione, si compiace se altri gli prova che non esiste ordine buono nè in terra nè in cielo.