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Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/210

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i suoi shorts e per i suoi cavalli levrieri! Che terribile season! Eh, ci vuol altro che il comfort e la splendid isolation, poveretta! Cònstato, mia cara, che non sono io che ho sognato; ma sono forse le democrazie occidentali che hanno sognato. La Germania le sta svegliando, con poca urbanità, d’accordo, a colpi di cannone.

— Come siete opprimente!

— Può darsi, ma non sono io che vi opprimo; è l’atmosfera realistica che opprime.

Ma la marchesa lo pregava, almeno a tavola, di non creare dell’atmosfera.

Senonchè il marchese era come un terreno ricco di acque. Pullulava da ogni parte zampilli e vapori; e quando pigliava Aquilino, lo inondava. E procedeva per aforismi e affermazioni, e non ammetteva che il giovane contraddicesse.

— Io, marchese Ippolito di Torrechiara — gli diceva — non andrò alla guerra; la marchesa nemmeno; mio figlio nemmeno. Sotto questo aspetto sono olimpico! La marchesa teme un po’ per le sue tenute a ***; ma questa preoccupazione non è la mia, anche perchè il filo dell’erba è forse la sola cosa che l’unghia del cavallo prussiano non distruggerà. Risorgerà. L’erba ricoprirà ancora la