Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/236

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Capitolo XX. Italia Italia, o tu cui feo la sorte....

Aquilino fu preso da delizioso stupore quando — da quel giorno — gli si rivelò la esistenza di una terza donna Barberina, ma cara, soave, arrendevole. E considerando che quella docile e appassionata donna era proprio lei, la tremenda marchesa, non poteva sottrarsi all’ebbrezza dell’orgoglio. Forse la aveva plasmata così lui, con quel gesto della sua mano brutale. Ed oltre all’orgoglio, anche il piacere! Perchè se quello non era proprio il sognato amore con gli angioli, era pur sempre un delizioso amore.

Oh, ammirabile, o insospettata, o tutta rivelata a lui, donna Barberina!

Un colpo d’audacia, e l’uomo crea la donna, anche se la donna è una marchesa. Non è sublime tutto ciò? E il giovane masticava quest’idea del possesso, della conquista, del piacere; e sentiva una gran pienezza di vita.