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Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/303

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ecco! e non deve essere piacevole. D’altronde mi pare che abbiamo partecipato abbastanza alla dimostrazione. Quel povero carabiniere come era buffo! Mi vien da ridere, ancora. Ma io direi che basta di baci della libera Inghilterra! Non tutti qui capiscono il linguaggio simbolico.

Ma miss Edith, o non gli stava attenta, o non capiva. Non sorrideva.

Ed ecco, sopra il buio della folla densa, delinearsi, in alto, i caschi dorati dei cavalieri e le spade in alto: al galoppo!

La folla si apre, si squarcia al passar dei soldati a cavallo. Un grido prorompe, si propaga, rimbomba, fa sollevare cavalli ed animi: «Evviva! Evviva l’esercito!»

In quel momento Aquilino sentì miss Edith sfuggirgli di mano; la vide avventarsi contro un cavalleggero, afferrarsi a lui; sentì il suo grido stridere: «A Vienna! A Vienna, soldato italiano!...»; la vide per un momento trascinata via dal cavallo; poi gli scomparve dalla vista, nel buio della folla.

— Ah, è impazzita quella povera ragazza! — e si slanciò dietro ai cavalleggeri. Ma questi erano già oltrepassati. Il rigùrgito della folla lo sbalestrò lontano: «Si fa massacrare, si fa schiacciare! Oh, povera miss Edith!