Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/39

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rità si illuminava tutta. Scherzava; e il riso correva giovanilmente sulle labbra smorte; e gli occhi vellutati ravvolgevano lui, Aquilino, con una beninanza che gli dava un senso di piacere.

Doloroso Aquilino del contatto con la stoffa cilìcia degli uomini della sua maligna città, si sentì sospingere verso quel dolce signore.

— Hai ottenuto la licenza ad honorem? Oh, bravo, allora puoi cantare anche tu:

Son Perèda son pieno d’onore, Bacelliere mi fè Salamanca, Sarò presto in utroque dottore....

— Lei ha voglia di scherzare, come tutti i signori, che non hanno da pensare a niente.... Io invece.... — e gli raccontò allora tutte le sue istorie, e col professore di matematica, e con gli uomini neri, e con Don Malfattini; e anche un pochino di fame sofferta in compagnia di mamà.

— Oh, povero bimbo! Hai cominciato realmente un po’ presto — diceva quel signore — a mangiare gramigna, roba amara e cardi secchi. Ma sai? Ognuno ha la sua porzione di cardi da consumare. Prendi intanto, prendi! Son caramelle speciali....