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-5 4 — Me lo aspettavo! Non ci siamo spiegati bene, o forse io non mi sono spiegata. Comunque, è necessario intenderci. Nevvero?
Aquilino s’accorse di stare a bocca aperta.
— Le dirò dunque nettamente — proseguì la marchesa, — che è mia intenzione fare studiare Bobby in casa, almeno per tutto il ginnasio, per tante belle ragioni, che adesso non le sto a dire. Gli esami, però, badi! alle scuole pubbliche. Mi era stato, dunque, messo innanzi un precettore di età rispettabile e con ottimi precedenti....
— Signora marchesa — interruppe a questo punto Aquilino vivacemente, anche sapendo che non si deve interrompere. — Io sono qui! — e lo disse assai con intenzione. — Del resto lei prova me e lui. Si piglia un libro greco e latino, si apre a caso e poi si vede. Per le matematiche non oso dir tanto....
La marchesa sorrise:
— Non si tratta di questo. Apprezzo, senza prova, il suo latino e greco. Avevo un impegno con lei, ed ho rifiutato quel precettore. Però non le nascondo che mi è stato più difficile rifiutare le offerte, un po’ insistenti, che mi ha fatto il senatore X***, di un suo studente di second’anno di filologia. Nessuna prevenzione in proposito: ma non le na-