Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/98

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la forchetta, verso le salse, verso il pane, verso il cameriere in guanti bianchi.

Stando però attento, e, sorvegliandosi, qualcosa aveva imparato; ma non mai sarebbe potuto arrivare alla perfezione con cui miss Edith mangiava. Mangiava con la grazia con cui una capinera bèzzica qua e là.

Ogni tanto un sorriso a destra su la spalla destra; ogni tanto un sorrisino a sinistra su la spalla sinistra, accompagnato da un lieve chinar della testa, e quelle parolette, yes, please, merci, grand-merci, s’ilvous plait. Però, bèzzica qua, bèzzica là, ella mangiava più che non paresse. Con Aquilino era gentile, ma parlare.... oh, quanto a parlare era inutile! Do you speak english? — aveva chiesto — Noh? Allemand? Nooh? Francesse?

Ahimè, no! Nemmeno francesse! Cioè lui avrebbe parlato, caso mai, il francese con la stessa grazia con cui lei parlava italiano. Pareva il verso di una pavona quando la parlava italiano, con la differenza che lui non si azzardava, e lei metteva fuori quel poco di italiano che sapeva, con tale impudenza che Aquilino ne provava scàndalo e sdegno. E ci rideva per giunta come di compiacimento.

Uno di noi due — meditò Aquilino — deve appartenere ad una razza inferiore.