Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu/46

Da Wikisource.

— 42 —

fiche della miseria e da sfamarsi bene: e anche questo che sembra un’inverosimiglianza quando si ha il fuoco della giovinezza, più tardi può diventare un’idealità; lo sfamarsi bene, dico.

Mi rispose con l’affetto di una volta, compiangendomi e confortandomi.

«Ma chi sa — egli concludeva — che il dover lasciare quella tua esistenza oziosa e vana non sia principio di altra migliore, dove ti troverai cosciente di te e però lieto e tranquillo. Ho caro che tu entri ne la nostra compagnia dei lavoratori e perciò ho fatto il possibile per soddisfarti. La tua laurea in legge non ti darebbe diritto di ottenere un posto nell’insegnamento; ma io tanto mi sono adoperato, che sono riuscito a procacciarti una cattedra di professore nel Ginnasio di C***. È un ufficio umile e non molto lucroso; ma altro ufficio più nobile di questo di educare la gioventù non saprei nè potrei offrirti. Ritemprati dunque in questo lavoro, riconfortati nello studio degli antichi, e la loro sapienza sarà un balsamo per il tuo dolore come fu per altre nobili anime, per tutte le avversità della vita».

Io, a dire il vero, aveva poca esperienza di