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Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu/48

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intravedevo un mistico contrassegno di fortuna avvenire.

Con tutto questo non partecipai a nessuno dei miei conoscenti la mia decisione; ma a quei pochi da cui sarebbe stato sconveniente partirsene insalutato, addussi come pretesto un lungo viaggio in terra lontana. Anche a mia madre non scrissi nulla di preciso, solo dissi avere ottenuto un onorevole ufficio dal governo, e perchè vi prestasse maggior fede, le diedi il mio recapito a Napoli, da cui non molto lungi era la cittaduzza destinata per mia povera residenza. E partii.

Incipit vita nova. Ma qui dei primi tempi la memoria in gran parte è svanita, e solo intravvedo un’oppressione di cose e gente nuove e confuse.

Vedrò pur tuttavia di ricordarmene. Il viaggio lo compii piacevolmente, senza pensarci molto alla mia nuova esistenza. Imaginavo forse che avrei visto tutte le autorità scolastiche ed i colleghi in abito nero a ricevermi alla stazione?