Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu/61

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— Un giovanotto deve conservarsi scapolo e divertirsi, io la penso così — ella diceva.

— Ma a un professore — correggeva il marito con lieve sorriso e con grave intenzione — non è permesso fare troppo il giovanotto. E poi non son questi i paesi dove si possa... o si trovi...

— Ah, no? — rispondeva lei vivacemente — Provi un po’ — mi diceva tirandomi il bottone del soprabito — provi un po’ a far la corte alla moglie del professore di prima e vedrà se si trova....

— Geltrude! — esclamava il marito in tuono di doloroso rimprovero piantandosi sui due piedi e levando le sopraciglie sino all’arco frontale — ... Ma Geltrude!

— Ma che! non sei mica coi tuoi professori da farmi paura. Del resto — proseguiva rivolta a me — lo sanno tutti chi è quella lì e si può parlar forte. Si figuri che ha avuto il coraggio di farsi quest’estate un abito di surah che io non mi sognerei nè meno e di andare ai veglioni a Napoli. E poi dice male di me perchè non la voglio ricevere in casa!

Del resto io penetravo poco profondamente in queste sottigliezze, ed alle chiacchiere spiri-