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Pagina:Panzini - Lepida et tristia.djvu/103

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DALLA PADELLA NELLA BRACE

(Avventure di viaggio)



C

hi legge — se ha una carta d’Italia disegnata con una scala un po’ alta — tracci una linea retta fra S. Agata Feltria in terra di Romagna e il maraviglioso convento della Vernia, in Casentino, un luogo altrettanto famoso quanto ignoto agli Italiani che non siano lì del luogo. Quivi S. Francesco, il Santo nostro che rinnovò Cristo con nuova italica dolcezza e lietezza d’amore, ebbe le stimmate ad imitazione di N. S.; e le rondini della foresta selvaggia e sublime, che incorona il monte rupestre, col grido continuo vi dicono: «le sorelle nostre accompagnarono il Santo e si posarono sulle sue spalle, sulle sue mani, quando egli qui venne!» Tracci — dico — una linea e non vi troverà sentiero alcuno o villaggio. Bisogna montar l’Alpe, poi si cala in Casentino e si risale quindi la Vernia.

Per quella via noi passammo.