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pietro panzeri lvii


in data 13 agosto; e alla Esposizione internazionale di igiene e salvataggio, tenuta in quello stesso anno a Bruxelles, conseguiva la medaglia d’argento per le relazioni e gli oggetti esposti.

Ora il Panzeri, accanto a questa scuola, aprì un «Ambulatorio ortopedico»; il primo che sorgesse in Italia, ed il primo germe della scuola ortopedica italiana.

Da questo semplice ambulatorio, una povera stanza dalle più modeste apparenze, in detto vicolo Rasini, con pochi mobili ed un registro, uscì una ricca esposizione di risultati ortopedici, scientifici e pratici che fecero la loro splendida mostra alla prima esposizione nazionale tenutasi con tanta fortuna di successo in Milano nel 1881.

Ma i nuovi processi operatori, la impossibilità che il giorno stesso dell’operazione i fanciulli fossero consegnati alle madri, quasi sempre sprovviste di mezzi e dimoranti in abitazioni malsane, fecero sentire il bisogno di un luogo anche più idoneo. Per la qual cosa apparve tosto necessario che all’Istituto, oltre all’asilo e all’ambulanza, si asiungesse una terza sezione, destinata ad infermeria, nella quale potessero essere accolti quei fanciulli che, colpiti da più gravi deformità, avevano bisogno di atti operativi di non lieve natura. Fu per tal cagione che il Consiglio d’amministrazione, con ardita iniziativa, pensò costruire dalle fondamenta un vero e proprio Istituto che potesse servire di modello agli altri congeneri.