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Come Santippe ferì Socrate nel cuore 117

gica, dico: un, due, tre! Pallina, scompari! E la pallina è scomparsa!».

Tutto ciò si ripete anche oggi: ma bisogna conoscere il trucco.

Ora il popolo Ateniese era molto giovane. La generazione precedente si era affaticata, in una lotta spaventosa: aveva sparso fiumi di sangue combattendo contro una barbarie immane che lo aveva minacciato di soffocazione. Ne era uscito vittorioso, perciò ora amava divertirsi e di imparare i giuochi di prestigio, e il loro piacevole trucco.

Per queste ragioni, tutti quelli che avevano figliuoli, pregavano Protagora perchè desse loro delle lezioni private. Molti che aspiravano alla carriera politica offrivano grosse somme per sapere fare anche loro bene quei giuochi così graziosi delle palline. I giovani di Atene