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La cena dell’amore 133

mente, quando era invitato a cena, il buon uomo si ripuliva alquanto, perchè la società ateniese ci teneva molto all’eleganza: non però sino al grado di noi moderni, in cui i venditori di eleganza — camiciai, sarti, scarpai, ecc. — costituiscono un sindacato della rispettabilità.

E fu così che un giorno Apollodoro vide Socrate tutto ripulito, e siccome questa cosa gli accadeva di rado, Apollodoro meravigliò forte. Non mancava a Socrate che di essere profumato come costumavano tutti allora indistintamente gli Ateniesi.

Allora non c’era il precetto: «Amate il vostro prossimo!» e si suppliva con quest’altro: «Profumate il vostro prossimo!» E così l’uomo accostando il naso al suo prossimo, sentiva subito qual-