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La cena dell’amore 155


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Povero Socrate, così buono e intelligente! Egli non aveva nessuna intenzione di disturbare la gioia di quel convito: era quella malattia della verità!

E chi non beve il dolce vino della favola, ma si ostina a bere l’acqua cruda della verità, corre il rischio di rotolare e far mala fine, come San Francesco gran bevitore d’acqua, che, per contemplare l’alta verità, rotolò dal monte della Vernia.

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Sul far dell’alba ognuno se ne tornò alle sue case.

Ma Socrate era ancora lì con il suo buon Apollodoro sulla riva del mare.