Pagina:Panzini - Santippe.djvu/222

Da Wikisource.

Santippe nella prigione di Socrate 205

gire; Socrate, per carità, fatti ammazzare!». Perchè è un fatto che l’umanità ha bisogno, ha bisogno, ogni tanto, come l’Orco della favola, di divorare qualche uomo giusto.

E potrebbe darsi inoltre che Socrate avesse sentito in quell’ora tutta la verità di quelle parole inebbrianti che egli già aveva dette ad Assioco: «Da quest’ora in avanti la mia anima desidera la morte».

E potrebbe anche darsi che Socrate provasse in quell’ora quel furente entusiasmo, quella follia che Dante colloca nell’animo di un altro eroe tutt’altro che ingenuo, quando lo sospinge, vecchio, ad affrontare l’immenso mare, ignoto, delle tenebre: «Suvvia, Socrate, facciamo l’esperimento della morte! Scagliamo la nostra vita, con ancora tutte