Pagina:Panzini - Santippe.djvu/23

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linguaggio che mai sia stato parlato, senza bisogno di domandare ogni tanto: «Come si dice, signor grammatico? mi è lecito adoperare questa parola, signor accademico?».

Un altro monte si chiamava il Pentelico; ma la sua pietra bianca e immortale si plasmava docilmente sotto la divina forza dell’uomo, in quelle statue di cui qualcuna, mùtila ed esule, sotto la vôlta di qualche cimitero o museo, ancora e come prigioniera rimane.

Non che io, contemplando queste statue, mi sia messo a piangere come fece Arrigo Heine davanti alla Venere di Milo. Arrigo Heine, poveretto, era paralitico, allora, e può aver pianto anche in considerazione della sua esistenza finita; ma certo un gran fremito vinse me pure: «Oh, destatevi nude carni,