Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
100 | Signorine |
sempre promossa, e io non ho mai studiato.
– Lo credo, signorina Bibi. Permette che io prosegua? Lei non ha soavità di voce. Le sue parole si intricano taglienti, smozzicate. Il suo sguardo non ha languore femminile; le sue labbra, lunghe, non hanno dolcezza di ricamo. Eppure si capisce perchè il dentista ha perso la testa sino a sacrificare per un bacio la sua tariffa. Io non so, signorina Bibi, quale sia la sua anima; ma certamente i suoi capelli hanno un’anima! A proposito, quando lei sedeva su la sedia del dentista come erano i suoi capelli? Erano legati? Erano sciolti?
– Io me li lego sempre, ma essi si sciolgono da per sè.
– Ha provato a fare le treccie?
– Ho provato: Si sciolgono lo stesso. Io non ne ho colpa.
– Lo so; ma nè meno io.
– Non stanno, capisce lei?
Ella si fermò davanti a me.
Il piccolo viso pallido, con quei denti a punta, quel naso a punta, quegli occhi a