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168 Signorine

mato che Ninon de Lenclos, ad ottant’anni, aveva ancora gli adoratori ai suoi piedi. E lei probabilmente sentirà dire, come ho sentito dire io molti anni fa, che, prima che lei – Tatiana – arrivi all’età di Ninon de Lenclos, occorre ancora un mezzo secolo. Lei vedrà, quasi giornalmente, passare fra il popolo, per il corso, al mercato, una charrette elegante tirata da un poney, guidato da una ancora ardita figura di donna con accanto una leggiadra cameriera. È Ninon de Lenclos, cioè è la contessa Tatiana, che quasi ogni mattina, viene dalla sua villa in città a far le spese personalmente. È inutile dire contessa: basta Tatiana! «Hai visto Tatiana? Tatiana fa così, Tatiana ha detto così, veste così. Si dipinge così!». Tutto l’esercito delle signorine: normaliste, sartine, telefoniste, maestrine, servette ecc., sono per Tatiana. E lei può essere certo che anche gli uomini, se vogliono aspirare all’amore delle signorine, devono dichiararsi per Tatiana. Molti anni addietro, la moda, quando giungeva a B..., era già