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si fermava, alzava le mani e mandava quel grido: Lulù! Poi riprendeva ancora la corsa. Ma realmente non sapeva correre. Forse era la gonna troppo stretta quella che le impediva di correre, ma comunque non sapeva correre. E nel tempo stesso una di quelle sopravesti che le donne chiamano chimono, lieve, color granata, che prima le si posava così dolcemente su la grande persona, ora svolazzava e dava alla donna un aspetto bizzarro e quasi deforme. Anche il grido disperato: «Lulù» sorprese Mr. Walter. La donna non sapeva gridare. Ora quella donna faceva pietà. Non sapeva gridare e non sapeva correre.

E allora a Mr. Walter parve di vedere quale fosse il segreto di Maria: ella era una creatura di dolcezza! Dava gioie alla vita. Ora la ricordava nella sua casa: la sua inalterabile voce d’oro! le sue movenze sempre composte! Ella non era intelligente più che le altre donne, ma aveva questa magìa, che tutte le asperità della vita, quando giungevano al contatto di lei, si placavano.