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68 Signorine

amici; ci fu un giorno, eh, non molti anni fa!, che un grande poeta straniero proclamò, per mezzo di una sua eroina, queste parole: «Io non so (è la moglie che parla al marito) chi di noi due abbia maggior ragione, ma so che la tua verità non è la mia verità; ed ora che lo so, non posso più seguirti. Ciascuno di noi faccia la propria strada». Gli uomini hanno applaudito a queste parole; ma esse hanno segnato il principio della grande rivoluzione, in cui oggi viviamo. Certamente la donna ha una sua personalità, ma essa è spaventosamente incompatibile col matrimonio. Una delle due personalità deve sacrificarsi. Mi sacrifico io, e voi vedete: preparo gli spaghetti con le acciughe, e col burro per mia moglie. «Tu dovevi sposare la serva» dice sempre mia moglie. Ecco: la serva se ne è andata: anche lei si è accorta di avere la sua personalità. Amici miei, bei tempi quelli in cui la donna, a una certa età, entrava nella confraternità della beata Alacoque! Dormi, dormi, intanto, figlio mio!