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il trionfo della penna d’airone 59

il divorzio o qual cosa di simile. Leo rideva: «La signorina libera pensatrice, divenuta fervente cattolica sotto l’influsso della stella di Venere!» Proprio vero: la fisiologia della donna non ha altro commentatore sicuro che Eros.

Se non che, dopo più tempo ancora, se la vide proprio faccia a faccia in un tavolino della sala riservata della Biblioteca.

***


In quel tempo Leo attraversava una di quelle meravigliose crisi dopo le quali il giovane, lasciate le spoglie antiche, appare ad un tratto uomo alle genti. Un’ebrezza di sapere gli innondava, più che il cervello, il cuore. Egli avanzava, egli sospingeva la nave verso l’ignoto; alla scoperta del Sapere.

Esiste la voluttà di giungere al confine del Sapere, come esiste la voluttà mortale di scoprire l’ignoto punto del polo e le terre inesplorate. Meraviglioso e benefico anelito in cui si rivela tutta la divinità che è nell’uomo, ancorchè ciò sia cosa vana: giacchè l’uomo non avanzerà se non per la via che è, che fu, che sarà!

Leo povero, Leo solo, Leo coi calzoni corti sentiva questa ebbrezza della conquista e la gioventù del cuore gli diceva:

«Domani la gloria, figliuolo!»