Pagina:Papa Gregorio XVI - Chirografo sul sistema monetario, Stamperia della Reverenda Camera Apostolica, 1835.djvu/9

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(IV)

sul peso per l’oro sia in due millesimi in più o in meno, come sopra, indistintamente per le tre nuove specie di moneta, che si enuncieranno in seguito: che la tolleranza sul peso per l’argento sia come appresso.

Per lo scudo, e mezzo scudo tre millesimi in più o in meno:

Per le Monete da tre, e due paoli quattro millesimi in più o in meno:

Pel Paolo, e pel Grosso cinque millesimi in più o in meno.

Queste tolleranze sono le minime adottate dalle Zecche più accreditate.

6.º Che onde non resti in arbitrio delle Zecche il determinare il peso del rame nelle monete di questa specie, le quali servono alle minime divisioni, si stabilisca che un Kilogramma, ossia libbre 2. 11. 9. 9. di rame formi uno scudo monetato in baiocchi, mezzi baiocchi, e quattrini; e che nel rame la tolleranza sia indistintamente di cinque millesimi in più o in meno.
7.º Che la unità monetaria sia conservata esattamente nello scudo romano com’è attualmente; e lo scudo sia diviso ne’ seguenti spezzati di argento:
baj. 50 — Mezzo scudo.
baj. 30 — Moneta da paoli tre
baj. 20 — Quinto di scudo
baj. 10 — Paolo, o decimo di scudo.
baj. 5 — Grosso o vigesimo di scudo.

Che le nuove monete di oro sieno

di una intiera diecina di scudi, ossia Moneta da scudi 10
di mezza diecina, ossia Moneta da scudi 5
di un quarto di diecina, ossia Moneta da scudi 2: 50

Che i baiocchi, mezzi baiocchi, e quattrini sieno in rame.

In tal modo la nuova moneta sarà tutta decimale, ed escluderà le frazioni tanto incomode ne’ calcoli.

8.º Che finalmente quanto alla forma, ritenuto l’uso già adottato di coniare colla così detta virola solcata, ed il principio di restringere la superficie, si adotti per massima che nelle nuove monete sia espresso il loro valore: e che quindi le monete contengano nel diritto l’effigie del Sovrano fino al quinto di scudo inclusivamente, e nel rovescio la espressione del rispettivo valore; e dal paolo, o decimo di scudo fino al quattrino, nel diritto lo stemma del Sovrano, e nel rovescio il valore rispettivo.

Persuasi dopo le più mature riflessioni che le cose di sopra esposteci, e le enunciate massime adottate col parere dei Direttori delle nostre Zecche di Roma, e di Bologna, e di