Pagina:Parabosco, Girolamo – Novellieri minori del Cinquecento, 1912 – BEIC 1887777.djvu/300

Da Wikisource.

alle due contrarie qualitá riguardo, non eleggesse quella eh’è da lodare, la biasimevole rifiutando. Gli uomini nondimeno dipoi, quasi tutti da un certo falso bene accecati e da una falsa gloria, si lasciano con volontario émpito trasportare nel numero di coloro che non lode, ma vituperio meritano grandissimo. Nel quale errore mi conosco io, rovinando questa cittá, esser caduto, e non altro cercare che disperdere e disipare la naturale adunanza degli uomini; la quale adunanza e compagnia non è dubbio alcuno che non sia stata da prima per qualche utilitá constituita, percioché ognuno a quello che bene istima tutte le sue opere dirizza. Ricercando adunque ciascuno un certo bene, quel, che è il principale e che tutti gli altri beni in sé contiene, piú volentieri abbraccia, il quale non diremo veramente essere altro che la cittá e la adunanza civile. Ed è assai manifesto la cittá essere dalla natura ordinata e piú di ciascuno di noi antica. E, se alcuno di noi, che non sia di se solo contento, dalla civil compagnia si rimove, non altrimenti dee essere riputato che le altre parti del corpo, se fiano paragonate col tutto. E, se altri si ritrova che il conversare e la compagnia degli uomini non possa patire, perché, essendo di se stesso contento, non gli paia d’avere di alcuno bisogno, costui certamente non deve nella parte della cittá essere accettato. Ond’è, come si vede, in noi un appetito natio di questa adunanza e compagnia, la quale colui, clic primo introdusse, si può degnamente chiamare della generazione degli uomini benemerito, e a quello, che ne fu il primo dissipatore e distruttore, altro nome ohe di crudele non si può attribuire. Percioché, avendo la vita nostra di molte e varie commoditá al suo sostenimento bisogno, cont’è del vitto, della religione, de’ giudici a conservazione della giustizia, delle arti all’uso dell’uomo necessarie, e delle armi ancora, le quali giovano per opporsi a chi ti voglia offendere e per scacciare da te le ingiurie altrui: tutte queste commoditá veramente, che sono alla vita degli uomini necessarie, la cittá in sé unite rinchiude, la quale non è altro che una moltitudine che i sussidi della vita contiene. La separazione e distruzione de’ quali non merita solamente quel commun biasimo che ogni altro errore, ma,