Pagina:Parabosco, Girolamo – Novellieri minori del Cinquecento, 1912 – BEIC 1887777.djvu/378

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dimostrò egli in ciò grandissima costanza d’animo? Conciosiacosaché la natura della costanza è che alcuno che sia disposto senza diffídanza ad un’opera, se quella abbia essequita e ne sia biasimato, di mantenerla a suo potere; e se ancora non l’abbia messa in effetto, se gli si voglia impedire o ritardare, senza alcuna dimora di quella fornire si procacci, si coinè fece Iubelio: nel quale, essendogli rimessa la vita dalla misericordia del senato, ed egli davanti dispostosi a ricevere la morte dalla crudel sentenza del consolo, fu tanto l’ardore dell’animo e la costanza si forte, che né la clemenza del senato, né la forza dello amore proprio, né la caritá della moglie, né la pietá paterna verso i figliuoli potettero il suo fermo proponimento rompere né piegare. Oltre che, non venne egli per questo fatto a rimproverare non pur la crudeltá di Fulvio, ma tutti gli spietati e crudi cuori,, di quanti per lo avenire simili malefici commettessero, e, di quelli contaminandosi, fossero vaghi di fare spargere fiumi di sangue? Non venne ad ammaestrargli quanto brutta cosa sia il pascersi del sangue umano? Ora, lasciatosi da questi di piú discorrere sopra il fatto del capovano, finalmente a tutti nel sembiante piacciuto, messer Fabio, guardando messer Camillo, Io fece accorto che gli piaceva che egli dicesse. Il quale, ad ubidire disposto, cosi disse:

La notabile costanza di Iubelio, sopra la quale da tutti voi s’è ragionato apicno, mi ha ridotto a memoria uno animoso fatto insieme con una mirabile costanza di un giovane siciliano, il quale, percioché è di memoria e maraviglia degno, non intendo per alcun modo con silenzio trappassarlo.

Voi dovete sapere che scrivono le istorie viniziane che, quando quella republica avea grave e perigliosa guerra con Maometto Ottomano, re di turchi, avendosi al movimento di cosi inimichevoli armi apprestata in Vinegia una grossa armata, e di quella capitano creato Pietro Mocinico, uomo allora per consiglio, per valore e per arte di guerra eccellente e chiarissimo, avenne che, doppo di essere dai viniziani stata presa e rovinata Smirna e posto con sanguinosa battaglia il nimico in