Pagina:Parabosco, Girolamo – Novellieri minori del Cinquecento, 1912 – BEIC 1887777.djvu/380

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quale fu il giovane ricchiesto per qual cagione o per qual ricevuta ingiuria egli avesse ardimento avuto di commettere cotal fallo. A cui con oscuro sembiante e fiero aspetto, senza punto temere, egli cosi rispose: — Quantunque io non possa veramente negare che non sia grande la tua potenza e che a te non sia stato cosa onorevole ch’io sia nelle tue mani venuto, e comeché io chiaramente conosca essere la vita mia posta nelle tue forze e all’impeto del tuo furore soggetta; nondimeno, avendo

10 il cuore di fortezza armato e a sostenere la mia avversa e nimica fortuna apparecchiato, questo conforto sento, di dovere la tua crudeltá sbigottire con farmi a ricevere la tua vendetta costante. E, posciaché tu, per natura e per costume barbaro, dèi contra la persona mia incrudelire, perché non mi fu si favorevole la fortuna d’abbruciare insieme coi legni tuoi la tua testa, coni’io avea proponimento fatto, dal quale non mai altro che morte mi potea rimovere; va’ adunque, e prendi sopra di me quella vendetta che a te pare e che con tanto ardor disideri : ché non è mai per pentirsi l’animo mio di si alta e si magnanima impresa né per restar confuso, perché si presto mi troverai alla morte come ardito e sollecito alle tue rovine provato m’hai. — Cotali furono le parole del magnanimo e altiero giovane siciliano, il cui mirabile e valoroso ardimento essendo da Maometto nelle sue parole compreso, benché fusse di nuova maraviglia pieno, pur non segui l’atto magnifico di Porsena,

11 quale a Muzio romano in guiderdone della sua costanza perdonò; ma, dallo sdegno vinto e dalla crudeltá barbara trasportato, lui co’ suoi compagni insieme fece per mezo segare. Il senato poscia, del publico ricevuto beneficio non ingrato, non potendo il giovane secondo i suoi meriti rimunerare né altamente, come desiderava, premiare, diede ad una sua sorella la dote e ogni anno provisione al fratello; benché, in premio di si generoso fatto, assai gli bastò del suo valore e del suo invitto animo la gloria.