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appendice ii | 273 |
IX.
Vespro.
Necessitá della nobiltá.
Collegi, uscita da essi, birbino, carrozzino ecc.
X.
Viene e fugge il tuttissimo, deitá benefica.
Fortunata la dama che lo coglierá.
Domattina chiamerá la mercantessa di mode, a cui fará baci e carezze, mentre nella campagna d’inverno fa un freddo inchino alla moglie del medico o del pretore.
Dialetto della cavagnola.
Collegio.
I figli in collegio lasciano giovani i padri ecc.
Nuovi araldici mettono i figli in collegio e se ne lagnano gli illustri ecc.
Teatro.
Ma che non muta l’etá? Si rivolgono i regni mentre che io canto, e si cambiano le mode galanti.
Collegio.
Parlata sulla materia e l’uso della nobiltá e della fortuna.
Argomenti sofistici in contrario.
Notte.
Infinita licenza contro al nemico. Paragone co’principi.
Le dame subalterne fanno la corte alle superiori.
XI.
Confidenze da padre a figlio.