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v - l'innesto del vaiuolo 297


     Quanta parte maggior d’almi nipoti
coltiverá nostri felici campi!
165E quanta fía che avvampi
d’industria in pace o di coraggio in guerra!
Quanta i soavi moti
propagherá d’amore,
e desterá il languore
170del pigro Imene che infecondo or erra,
contro all’util comun, di terra in terra!
     Le giovinette con le man di rosa
idalio mirto coglieranno un giorno:
all’alta quercia intorno
175i giovinetti fronde coglieranno;
e a la tua chioma annosa
cui per doppio decoro
giá circonda l’alloro,
intrecceran ghirlande e canteranno:
180— Questi a morte ne tolse o a lungo danno. —
     Tale il nobile plettro in fra le dita
mi profeteggia armonioso e dolce:
nobil plettro che molce
il duro sasso dell’umana mente;
185e da lunge lo invita
con lusinghevol suono
verso il ver, verso il buono;
né mai con laude bestemmiò nocente
o il falso in trono o la viltá potente.