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XX
ALLA MUSA
[1795]
Te il mercadante che col ciglio asciutto
fugge i figli e la moglie ovunque il chiama
dura avarizia nel remoto flutto,
Musa, non ama.
5Né quei cui l’alma ambiziosa rode
fulgida cura, onde salir piú agogna;
e la molto fra il di temuta frode
torbido sogna.
Né giovane, che pari a tauro irrompa
10ove a la cieca piú Venere piace:
Né donna, che d’amanti osi gran pompa
spiegar procace.
Sai tu, vergine dea, chi la parola
modulata da te gusta od imita;
15onde ingenuo piacer sgorga, e consola
l’umana vita?
Colui cui diede il ciel placido senso
e puri affetti e semplice costume;
che, di sé pago e dell’avito censo,
20piú non presume;
che spesso al faticoso ozio de’ grandi
e all’urbano clamor s’invola, e vive
ove spande natura influssi blandi
o in colli o in rive