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nota 391

Ode VIII.

Manoscritti: M (Braidense, Morbio), C (correzioni autografe del Parini alla copia dell’edizione del 1777 conservata in Ambrosiana, II 1).

Edizioni: S (Per la laurea in ambe le leggi conferita nella regia universitá di Pavia alla signora Pellegrina Amoretti d’Oneglia. Ode di Giuseppe Parini, Milano, Marelli, 1777); Ga., R., Bn.

Titolo: si veda sopra il titolo della ed. 1777; in M: Per la laurea data a Pavia alla signora Pellegrina Amoretti d’Oneglia .— La laurea (Ga., R., Bn.).

Varianti: v. 9: bicchieri (M.); v. 12: entro la (M.); v. 2S: oltre (M.); v. 40: pingi a ingenuo (M.); v. 43: al par (M.); v. 46: uffizi (M.); v. 67: verdi tronchi (M.); v. 79: Tal (S, corretto poi in Qual); v. 83: fuoco (M.); v. 100: aggiungersi (M.); v. 103: istessa (M.); v. 112: si mira (M.); v. 114: s’addira (M.); v. 120: È figlia mia (M.); v. 123: serto novello (M.); v. 145: è beata (M.); v. 155: reina (M.); v. 175: fra lieti (M.).

Ode IX.

Manoscritti: i (Ambr., III 8), 2 (Ambr., III 3), 3 (Atnbr., II 1, aut.), 4 (Ambr., II 3, aut.), 5 (Ambr., II 1, aut.), 6 (Braidense, Morbio). Edizioni: 1777 (Perle nozze de’nobili signori marchese Carlo Malaspina e contessa Teresa Montanari, Verona, Moroni, 1777), Ga., Bn., R.

Titolo: in 1 e 3 Ode; in 2 Canzone nuziale; in 5 Canzonetta; in 6 Canzone epitalamia. In 4 non ha titolo.

Varianti: v. 3: lo sposare una donzella (6); v. 11: manca è (6); v. 16: contemplar (1); v. 24: ch’or discende or alto sal (1, 2, 3, 6, Ga.; ma in 3 è corretto come nel testo); v. 46: fra lieti (2); vv. 47-48: nell’amata Montanari — gran tesoro di beltá (1, 2); v. 56: voglia femminil (6); v. 62: fino al rogo (1); v. 64: bella gioventú (1). Le ultime due strofe in 2, 6, Ga. suonano:

Te garzone avventurato,
che vedrai fra i lieti lari
dell’amata Montanari
gran tesoro di virtú.
La virtú conduce a lato
de la tomba i casti amori,
poi che il tempo invola i fiori
della bella gioventú.

Il ms. 4 ha una minuta, piena di cancellature e di correzioni, delle prime tre strofe. Il ms. 5 ci dá la prima redazione dell’ode, mandata dal P. al Passeroni che doveva spedirla a Verona; ma nell’incarto c’è anche un foglio a mano del P. che dice: «Stracciate di grazia la copia della canzone che vi diedi iersera, e sostituitele la presente. Il vostro