Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. I, 1929 – BEIC 1889888.djvu/89

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egloghe pescatorie 83


  Son tre fanciulli appresso a lui ridenti

che la preda raccolgono sul lito,
e poi si stanno a scherzar seco intenti.
  Ed eccon’un, che intrepido ed ardito
140un suo compagno stringe pe’ capelli:
perocché innanzi un pesce gli ha rapito.
  Qui poscia i piedi candidetti e belli
si stan lavando quattro giovinette,
all’ombra d’una schiera d’arboscelli.
  145Sono sedute su le molli erbette,
e colla gonna oltre ’l ginocchio alzata,
mostran le gambe alabastrine e schiette.
  In tanto di tritoni una brigata
del mal cauto drappello ed inesperto
150si sta ridendo dopo un sasso, e guata.
  Or questo vaso, da maestro esperto
si ben scolpito, o pescator, ti dono;
se non egual delle tue voci al merto,
  almeno egual del tuo compagno al dono.



Tutte l’espressioni, che a qualunque orecchio piú delicato possano suonare male, si attribuiscano alla libertá della poesia si amorosa che satirica, berniesca o di qual altra specie essa sia, e non giá a’ sentimenti dell’animo dell’autore, che crede da buon cattolico, e in ogni luogo e tempo vuol essere figliuolo ubbidiente della santa Chiesa.