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SONETTI NON DATATI

SONETTI SACRI E MORALI

LXXVII

A DIO

     Virtú donasti al sol, che a sé i pianeti
ognor tragge, o gran Dio; poi di tua mano
moto lor desti per l’immenso vano,
che a gir li sforzi, e unirsi a lui lor vieti;
    ond’è che intorno al sole irrequieti
rotan mai sempre: andran da lui lontano,
se il vigor che li attragge un di fia vano,
o in lui cadran, se il lor moto s’acqueti.
     Oh eterno sol, che padre a l’altro sei,
tua grazia io sento, onde vèr te mi volga,
e il fomite che va contrario a lei.
     Deh fa che, quando il gran nodo si sciolga,
io non fugga in eterno insieme a i rei,
ma ch’entro a la tua luce alto m’avvolga!