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I

LA PRIMAVERA

[1765?]

     La vaga primavera
ecco che a noi sen viene;
e sparge le serene
aure di molli odori.
     5L’erbe novelle e i fiori
ornano il colle e il prato:
torna a veder l’amato
nido la rondinella.
     E torna la sorella
10di lei a i pianti gravi:
e tornano a i soavi
baci le tortorelle.
     Escon le pecorelle
del lor soggiorno odioso;
15e cercan l’odoroso
timo di balza in balza.
     La pastorella scalza
ne vien con esse a paro;
ne vien cantando il caro
20nome del suo pastore.