Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/337

Da Wikisource.

canzonette 351


3.
     S’io di nozze a cantar prendo,
chi spiegar può il mio diletto?
Di bell’estro allor m’accendo,
vien l’idea, freme l’affetto;
5e m’appresta dolci e pronte
le sue corde Anacreonte.
     Lungi, o turba de’severi!
Da te leggi allor non piglio;
non mi curo che tu imperi
10coll’irsuto sopracciglio;
e scherzar fo la Virtude
con le Grazie tutte ignude.