Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/12

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6 viii - novella

della sua grande bellezza, piacendo vieppiú agli amorosi giovani costei, benché incolta e mal composta, che qualunque altra ben adorna e strebbiata. Ma pure accadde che, essendo ella una fiata ita a un paio di nozze, che si faceano non guari lontano dalla sua casa, ella si abbatté a tavola dirimpetto a un giovinetto, pittore anch’egli, che Masino era detto. Costui, che era un bel garzonaccio di sedici in diciott’anni, co’ capegli biondi e un pa’ d’occhi brunotti e furfanti che avrebbono trivellato una montagna, e oltre a ciò si babbusco, tarchiato e rubesto da reggere a ogni fatica, diede in modo nell’umore all’Agnoletta, che ella non facea altro che guatarlo sottecchi: di che essendosi egli avveduto, siccome colui che era bambin da Ravenna e una forca che l’arebbe calata al piovano Arlotto, cominciò a fare il medesimo con esso lei, e in guisa che e’ la fece innamorar talmente del latto suo, che ella non si ricordava piú punto del povero Baccio. E, perciocché sotto alla tavola non si facevan tenere i piè nella bigoncia, e Venere e Bacco tuttavia gli riscaldavano, cominciarono tosto a giucar de’ piedi e a sogghignare e ad arrossare. Infine, o che e’ fosse il destin loro, o come la si andasse la cosa, e’ si guastaron cosí ben l’un dell’altro, che d’indi in poi procuraron di vedersi ogni giorno. E, perché in Masino la passion delie mutande crescea, dopo essere arrivato a parlarle, le serrò di maniera il basto addosso, ch’egli ebbe paglia in becco d’altro che di parole. Quantunque però l’Agnoletta fosse oltre misura cotta di Masino e le pizzicasse ben ben la rogna tra le cosce e ’l bellico, pure a mal in corpo si conduceva a far torto al suo marito, che tanto per lo addietro aveva amato. Ma, perciocché il disidèro per la continua dimestichezza crescea, e le donne son per natura mobili ed incostanti, e poiché, siccome è il proverbio, «Chi due bocche bacia, Runa convien che gli puta», ella si dimenticò totalmente di Baccio e tutta si diede in preda a Masino, il quale, poiché ebbe intinto una volta il suo pennello nello scodellino dell’Agnoletta, la chiari ch’egli avea cosí buona mano e cosí dolce maniera nel pingere allo scuro, quanto Baccio, e forse piú. Cosi madonna, mentre che il marito suo in Francia,