Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/147

Da Wikisource.

PROGRAMMA VII SOGGETTI DIPINTI NEL PALAZZO DEL PRINCIPE BELGIOIOSO SOGGETTO PER LA MEDAGLIA DEL SALONE L’apoteosi di Alberigo il grande. Minerva, con nobile e grandeggiante fisonomia, sta su di una nuvola nel mezzo della composizione, in atto di accennare ad Alberigo il tempio della Immortalitá, il quale sorgerá in luogo elevatissimo alla destra di Minerva. Alberigo, tutto intento alla dea, è in piedi su di uno scoglio dirupato, per accennare la difficoltá di eternarsi Una Gloria di forme avvenenti incorona colla destra d’alloro Alberigo, e tiene nella sinistra una palma fiorita. Una Fama, al di sopra di Minerva, dá fiato alla tromba. Dietro Alberigo, alla sinistra di Minerva, la Forza, bella, muscolosa e nuda giovane con lunghissimi capegli biondi e sparsi, anima a salire la strada del tempio i quattro piú celebri generali: Paolo Orsino, Braccio, Sforza e Paolo Savello. Vari puttini con palme, sparsi vagamente per l’aria, adorneranno la composizione. Presso il tempio dell’Immortalitá, al basso, si vedranno piú soldati in varie attitudini, con uno svolazzante vessillo avente il motto: «Italia ab exteris liberata»; e la Italia, che accenna il motto colla destra. Sará essa una bella giovane, stellata, con una corona a foggia di torre, in piedi, coll’asta nella sinistra. Un puttino appoggerá la destra alla Italia, e terrá nella sinistra una catena spezzata ; un altro avrá in ambe le mani due catene rotte; un terzo la cornucopia. Per li due scudetti. 1. La Gloria, bella giovane alata e matura; due puttini, l’uno con bandiera indicante l’armi della famiglia Beigioioso, l’altro con una corona di alloro ed una palma.