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Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/226

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inselvatichita, acciocché, conoscendo essa i detti suoi interessi, fosse poi atto ciascuno individuo a comprendere non poter lui conservar né la libertá né la vita né le fortune contro alla forza riunita di molti, e per conseguenza dover lui sagrificare quel quasi proprio istinto alla ragione, o dirigerlo a seconda di essa. Ma in qual modo si sarebbe meglio potuto ammaestrare la nazione còrsa sopra le cose che debbono concorrere a formar la felicitá e la perpetua tranquillitá d’un governo; in qual modo instruir gl’individui componenti la nazione ne’ loro doveri verso la societá e verso di se medesimi, in quanto uomini e in quanto membri di essa, se non formando un corpo legittimo di studi, che, come parte massima del governo politico, fosse la mente della nazione, fissasse l’unitá dell’opinione circa l’essere e il benessere fisico e morale d’ogn’individuo e della societá tutta, e da cui i minori corpi e i particolari rilevassero perpetuamente la facoltá, la direzione ed il metodo ammaestrativo, tolta ogni violenza per l’una parte ed ogni licenza per l’altra? Questo è che mi fece risolvere di proporre nella consulta della nazione, tenutasi in Corti il eli 28 novembre 1764 (), lo stabilimento d’una universitá. La quale mia proposizione fu unanimemente accettata, non solo per l’aspetto sensibile di vantaggio ch’essa porta, ma eziandio per l’assistenza e per l’appoggio che le dettero nella consulta parecchi nazionali, i quali, o per commercio avuto con persone estere, o per viaggi e studi fatti fuori della patria, o per private letture, o per naturale buon senso, hanno immediatamente sentita l’utilitá della cosa proposta e si sono uniti meco a consigliarne ed a persuaderne il restante della nazione. Fu adunque immediatamente ordinato nella stessa assemblea che si scegliessero persone, prima nazionali, quando fosse possibile, oppure forestiere, alle quali si desse incombenza di stendere un piano d’universitá ed una forma di pubblico sludio (t) Supplisco la data a un «ecc.» che e nel ms. [Ed.j.