Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/274

Da Wikisource.

cammino e mi rendono impossibile il salire le scale. Del resto, sarò sempre pronto ad impiegare in vantaggio della patria fino alle ultime reliquie de’ miei sensi e della mia mente. Salute e rispetto. Relazione sulle dissertazioni presentate al concorso indetto dal governo cisalpino per la riforma del teatro nazionale. Libertá. Eguaglianza. 7 termidoro, anno VI [25 luglio 1798] Cittadino ministro, Abbiamo esaminate e paragonate attentamente tutte le otto dissertazioni vertenti sopra l’organizzazione dei teatri nazionali, comunicateci per parte del ministro degli affari interni in data del 12 messidoro ; come pure la nona dissertazione sullo stesso argomento, comunicataci in data del 19 dello stesso mese. Nel nostro giudizio sopra tali dissertazioni ci siamo ben guardati da ogni scrupolositá, essendoci proposti di volere anzi piú condonare che richiedere. Qualunque esso sia, il giudizio, che noi ne portiamo, è il seguente. Gran parte delle dissertazioni, prese in generale, propongono piani qual piú qual meno notabilmente incompleti ; o troppo complicati e minuziosi; o importanti troppo gran numero d’impiegati, o troppo dispendio in fabbriche, in manutenzioni, in salari, ecc. ; o troppo difficile, per non dire impossibile occupazione del governo per introdurli, mantenerli, invigilarvi, ecc.; o finalmente troppa restrizione dei diritti dell’uomo e della libertá sociale, riducendosi, in alcuni di essi, una molteplice, composta e variata azienda d’uomini e di cose ad una disciplina presso che monastica. Molte delle dissertazioni si perdono piú o meno prolissamente in erudizione triviale, pertinente al teatro degli antichi,