Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/302

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al volume Alcune poesie milanesi di Cari’Antonio Tanzi, e ristampato poi dal Reina (iv, 3-r-j) e dagli altri due editori piú volte citati, con qualche ammodernamento ortografico («esigono» per «esiggono» e simili), colla soppressione del primo capoverso, e con qualche lieve mutazione nelle due note finali. Io lo ridò naturalmente nella forma originale. — Il secondo apparve, senza nome d’autore, nell ’Estratto della letteratura europea per l’anno 1767, Voerdon, tomo n, pp. 3-27, e non fu piú riprodotto, né dal Reina né da altri editori. Ma che sia opera del Parini si rileva (come bene osservò il Bertana, Sei lettere inedite del Parini, nella Rassegna bibliografica della letteratura italiana , vi, 1908, pp. 83 e 86-7) dalla lettera scritta dal Parini stesso a Saverio Bettinelli il 10 maggio 1769 (si veda in questo volume, p. 162). — I brevi componimenti sulla Coltivazione dei monti di G. B. Lorenzi (pubblicata nel 1778), sulle Favole del Perego (composte per un concorso indetto dalla societá patriotica di Milano nel 17S5) e su alcuni sonetti del Cassiani (cioè, piú precisamente, su quelli che si trovano nel Saggio di rime di questo autore, pubblicato a Lucca, presso Giuseppe Rocca, nel 1770), furono pubblicati per la prima volta dal Reina (v, 159-69), traendoli dai manoscritti ambrosiani (v, 9. io, 11)1 c furono poi riprodotti in tutte le altre edizioni di prose del Parini, di su quella prima stampa, che è abbastanza fedele. — Che sia del Parini l’epigrafe, che segue, per la tomba di Domenico Balestrieri è ipotesi messa innanzi, nel 1891, dal Carducci {Opere, xui, J03-4), e a me pare assai ben fondata. — Meno sicura è l’attribuzione al Parini dell ’ Elogio di Vincenzo Dadda, e infatti non lo ritengono opera del Nostro né il Carducci {Opere, xm, 363) né il Natali nè altri valenti studiosi dí cose pariniane. Però il solo il quale abbia addotto ragioni positive per negare, o piú precisamente per mettere in dubbio, l’attribuzione al Parini di questo Elogio è il Bortolotti {Giuseppe Parini , Milano, tipografia Verri, 1900. pp. 156-60). Egli desume infatti dai documenti che veramente nel 1795 fu recitato alla Societá patriotica di Milano un elogio del Dadda, composto dal Parini, e che doveva poi vedere la luce nel iv volume degli Alti della Societá medesima. Ma il volume non fu pubblicato, e i documenti ci dicono invece che quando, nel 1801, il Reina si rivolse all’ex-segretario della Societá patriotica, Carlo Amoretti, per avere il manoscritto dell ’Elogio, questi dichiarò di non averlo trovato nell’archivio sociale. Il Bortolotti teme perciò che il testo del VElogio pubblicato dal Reina (iv, 15-9) sia