Pagina:Parla una donna Serao.pdf/56

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40 “e stateve allegramente„

simpatico, ma indisciplinato; egli è un singolare impasto di virtù e di difetti, ma le prime sono virtù e i secondi non sono che difetti. Ma se una possente ragione lo distacca dal suo paese, dal suo ambiente, dalle sue consuetudini, ecco che le sue virtù s’ingrandiscono, affermandosi e imponendosi all’ammirazione di tutti: ecco che il soldato napoletano sopporta lietamente tutti i disagi e tutte le privazioni di un esercito in piena efficienza di guerra, sui campi lontani, in alta montagna; ecco che il soldato napoletano si sveglia prima di ogni altro, è pronto alla fatica come nessun altro, non accusa stanchezza, non si lagna, non borbotta, non demoralizza gli altri: ecco che egli si offre a tutti i còmpiti ardui!, a tutti gli incarichi difficili, ovunque ci voglia genialità, astuzia e prudenza, e vi riesce alla perfezione: ecco, che egli è fraterno con tutti i suoi compagni di arme e aiuta i più fiacchi, e consola i più malinconici, e sospinge i più lenti: ecco che quella limpida sorgente inesauribile, il suo buon umore, il tradizionale buon umore napoletano si spande, intorno, in un largo cerchio di se-