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tornata del 13 maggio 1848



Nazione; nel campo di ballaglia, irecento volontari sparge- ranno il loro sangue per la causa italiana,

Ia questi momenti solenni si deve pensare a combattere, non a parlare di cose meno grati e serie. Conosco l'anîmo del mio paese che rappresento, e dico che assolutamente non si crede e non si teme che in quest’accidente vi possa essere stata opera di reazione (4ppluusi protungati).

IL MINISTRO DEGLI ESTERI, Spero che Îl deputato vorrà rappresentare come le cose sono andate e vorrà in pari tempo accertare ibuoni che sono la massima parle, anzi la tolalifà della Sardegna, che noi le siamo affezionati, che crediamo a tutte le sue simpalie per noi, che non vogliamo separarci in niente; e che per conseguenza Nessuno ha mai creduto che quel piccolo avrenimento succeduto potesse di- pendere da un dissentimento verso noi, e cerlo come io la penso, la pensa tutta la Camera. x

ssotto PINTER. lo lo farò. lo non ho affermato che la maggiorità della Sardegna creda alle voci sparse in torno a questa faccenda, ho delto soltanto che mi si è scritto con preghiera di tenerne proposito nella Camera; nè io lo inteso far altro che di soddisfare al debito della mia coscienza e alla politica mia posizione. (Gazz. P.)

(Il processo verbale viene quindi nella consuela forma ap- provato).

miOCARDI presta.i! giuramento.

(La Camera ne.dà atto).

. RRPRIRSIDENTE annunzia aver ricevuto dal Ministero Varie lellere che non elibe tempo di esaminare, e varie carte per le elezioni approvale e non approvate, e passarsi secondo l'ordine del giorno alla verificazione di poteri, avvertendo, che non essendo ancora definilivamente costituila la Camera; si tratterà dell'eleggibitità dei Magistrati, a misura che si pre- senleranno delle elezioni in proposito.

GUENZANETTI rappresenta che il numero degli steno- grafi non è sufficiente per rendere esatto conto dei singoli discorsi della Camera, ed.invita pure la medesima a prendere le opportune delerminazioni.         (Verb.)

VERIFICAZIONE DI POTERI.

sino, relatore del ITI ufficio è chiamato alta tribuna. Egli presenta alla Camera l’elezione del sig. conte Caccia fatta dal collegio di Romagnano, la quale offre delle gravi infrazioni al disposto della legge.

Dice clregli esporrà le principali ragi care dall’uffizio nulla Ja nomina. ,

4. Essersi introdotti nel collegio individui che non erano elettori, e che furono ammessi dalla presidenza come procu- ralori di chi possedeva il voluto censo.

2. Non essere il conte Caccia suddito Sardo.

3. Essere in istato di fallimento.

(Viene eliminata la prima difficoltà , perchè il numero dei voli degli elettori intrusi non basterebbe ad invalidare }a nomina) ‘ACCIA farla contro alla seconda allegando appartenere egli al corpo decurionale di Novara, ed esser investito di feudo negli Stati.

GALVAGNO, CassIinze, FARINA P. Parlano contro la terza allegando fra le altre varie ragioni che vi fu con- corJato dei creditori, per cui sarebbesi riabilitato il conte

Discussroni s

i che fecero giudi-

esser egli sotto questo rapporto reintegrato

ge esser bensi vero che la legge civile pre- scrive, per ripristinare qualcuno nei suoi diritti, una seo- tenza del tribunale, ma che il conte Caccia può facilmente ottenerla dai tribunali presentando il concordato ; che in con- seguenza la Camera può sospendere la sua decisione fino a che non sia adempiuta questa formalità,

GALVAGNO R CassanIe osservano che il conte Caccia teneva in P: i suo stabilimento commerciale , che.ivi aveva fallito, e che il fallimento occorso in Francia non poteva togliere la capacità elettorale in Piemonte.

un mexaT@RE replica alle ragioni addotte, dicendo que- ste obbiezioni essere slate fatte nel seno stesso dell’uffizio, ma vittoriosamente ribaltate.

Dice avere il conte Caccia riclamato in una causa avanti il Senato di Casale la sua cilladinanza estera ; che il corpo decu- rionale a cui il suddelto appartiene, è corpo aristocratico e non amministrativo; che per conseguenza vi sono aggregati discendenti delle antiche famiglie anche quand’abbiano wper- dula la nazionalità; che la proposizione del Bixio non può ve- nire adottata. perchè la legge elcitorale prescrive che il depu- tato sia capace nel giorno stesso în cui viene eletto ; non po- tersi quindi ammettere la riabilitazione posteriore.

Termina col dire che il commercio è cosmopolita; che chi fallisce în un luogo è fallito su (ulta la superficie della terra; che non si tralta di applicare.una legge penale per reato commesso all’estero, bensì di attenersi alla presunzione della legge, che vieta di ammettere ai sommo onore della rappre- sentanza nazionale chiunque «abbia dato argomento di non bastevole prudenza nella gestione dei privati suoi interessi.

1 PRESIDENTE riassumendo la lunga discussione, pone w voti se debbasi validare 0 no l'elezione.

(Essa viene alla maggioranza annullata dopo controprova).

mrmarcam propone che secondo li precedeoti della Camera facciasi risultare nel processo che dalla discussione sulla nomina del sig. conte Caccia nulla risultò che ne intac- chi la onoratezza personale.

(La proposta viene adotiata). Cone, )

IL PRESIDENTE dichiara sospesa la seduta al mezzo tocco


Alle 2 4/2 la seduta è ripresa.

31 PRESIDENTE di lettura di due lettere, la prima det Deputato Marlinet che chiede un congedo di 42 giorni.

(È accordato).

La seconda del signor Talentino colla quale fa istanza per- chè gli elettori di Castellamonte stali cscl grati nei loro dritti politici.

(La Camera trasmette le carte all'ufficio).

IL RELATORE BEL DI UPRICHO seguita la sua rela- zione, e presenta le elezioni :

Dell'avvocato Bixio a Depulato det 4.° collegio di Genova;

Del signor Louaraz a Deputato di Monmegliano.

(Sono approvate).

Riferisce quella del conte di Cortanzone a Deputatò d'Intra nella quale risultano varie irregolarità , sia per mancanza di biglietti d’Inserizione ai quali se ne surrogarono di quelli in carta libera ; clio essendosi dovuto sospendere per un'ora l’o- perazione, sortirono dalla sala vari eleltori i quali non si pre- senlarono più per la votazione; sia per essersi rinvenuto un voto di più dei presenti elettori, come pure per aver volulo entrare armate nella sala alcune guardie comunali.

(La Camera sulte conclusioni dell Uffizio approvò che si fa-