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TORNATA DELL’8 LUGLIO 1848


PRESIDENZA DEL PROFESSORE MERLO VICE-PRESIDENTE


SOMMARIO. Annunzio dell’unione di Venezia — Relazione sui progetti di legge per una ritenuta sugli stipendi e pensioni; per alienazione di rendite redimibili; e per surrogazione di un’assegnazione sul tributo prediale regio alla rendita sul Debito Pubblico spettante al Dovario della regina Maria Cristina - Seguito della discussione del progetto di legge d’unione della Lombardia e delle Provincie Venele (2. ° e 3.º oggetto) Ripresa della seduta alle 8 e 1/2 di sera — Discussione sul numero dei deputati regii impiegati — Verificazione di poteri.

IL PRESIDENTE apre la seduta all’1/2 pom.

UN SEGRETARIO legge il verbale dell’ultima tornata.

(È approvato.)

MONTEZEMOLO presta il giuramento.

COTTIN segretario dà un’idea sommaria delle nuove pe tizioni indirizzate alla Camera:

(Verb.)

N. ° 240. Cassine, Consiglio comunale, chiede la soppressione della linea doganale tra il Piemonte e la Lombardia.

N. ° 241. Brentatori di Genova chiedono provvedimenti onde siano mantenute le loro mercedi sul piede della tariffa del 1833.

N.° 242. Ghislieri Mansueto presenta richiami contro l’elezione fatta dal collegio elettorale di Bosco.

N. ° 243. Spezia, Consiglio municipale, chiede sia al più presto aperta una comoda comunicazione stradale tra Spezia e Parma.

N.° 244. Gili Carlo di Torino propone che i 4 milioni per l’armamento della Guardia nazionale siano spesi nella fabbricazione d’armi nello Stato; che la somma che si ricaverà dal prezzo di ciascun fucile da pagarsi da ciascun milite, sia ripartita fra le famiglie povere dei contingenti, e che queste siano esenti dal prestito forzato.

N.° 245. Coise, comune della Moriana;

N. ° 246. Gaillard, comune del Faucigny:

N. ° 247. Arvillard, comune della Savoia Propria, protestano contro ogni progetto di soppressione di corporazioni religiose insegnanti in Savoia.

N. ° 248. Lerici, 27 abitanti, chiedono sia abrogato l’articolo 107 dell’Editto 4 giugno 1816 sulle Dogane.

(Arch. )

IL PRESIDENTE comunica le seguenti lettere pervenutegli stamane:

Del deputato Francesco Maria Serra che per motivi di salute, chiede un congedo di giorni quindici.

(È accordato).

Del dottore Grandi Filippo che, per continua malferma salute, si scusa di non poter accettare la carica di deputato conferitagli dal collegio di Monticelli di Piacenza: la quale lettera sarà rinviata al Ministero dell’interno, donde fu trasmessa, per gli opportuni provvedimenti;

Dell’avvocato Antonio Cagnardi eletto deputato dei due collegi di Novara e di Romagnano, che dichiara di optare per quest’ultimo;

Del signor Stefano Sampol Gandolfo che fa omaggio di 180 esemplari di una sua proposta di un giornale dei dibattimenti della Camera dei deputati.

(Verb.)

ANNUNZIO DELL’UNIONE DI VENEZIA


PARETO ministro degli esteri. In mezzo alla generale trepidazione, in mezzo all’ansietà cagionata dagli eventi che rapidi e incerti si succedono, una buona notizia può rinfrancare gli animi e sollevarli a più sicure e vicine speranze. Venezia, quella città che noi credevamo forse aliena dal seguitare l’altrui esempio, ha dichiarato di volersi unire a noi e agli altri Stati: la sua Assemblea colla grande maggioranza di 133 voti contro tre soli ha pronunciato l’unione e compiuto l’universale desiderio ( Applausi fragorosi e continuati).

Questo suo grand’atto ci sia d’incitamento a continuare con fermezza, con lealtà e con effusione pari verso di lei e verso le altre provincie che già si unirono a noi, a finir presto le leggi che ci sono proposte a loro riguardo, affinchè quella parte delle provincie Venete, che adesso sono infestate dallo gran Regno Italiano anche di fatto, come lo sono ora soltanto straniero, possano venire ben presto liberate, e congiunte col di diritto.

Io spero che la Camera voglia prendere in considerazione quanto dimando (si rinnovano gli applausi). ( Verb. e Conc.)

RACT chiede la parola per leggere uno scritto che tratta delle petizioni che vengono di Savoia in favore delle Dame del Sacro Cuore, e per domandare al Ministero quali siano a tale riguardo le sue intenzioni.

(Verb.)

BALBO presidente del Consiglio dei ministri gli risponde che il Ministero ha più di una volta manifestato in proposito le sue intenzioni, e che d’altronde questo momento di crisi non è certo il più favorevole per indirizzargli delle interpellanze; lo prega perciò a sospenderle finchè il ministero sia ricostituito.

( Verb., Conc. e Risorg.)

RACT si riserba a parlare quando verrà la volta di riferire su quelle petizioni.