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TORNATA DELL'8 MAGGIO


SOMMARIO, Costituzione dell'Ufficio provvisorio - Adozione del Regolamento provvisorio.


Adunatasi la Camera verso un’ora pomeridiana in una sala al piano terreno del Palazzo Carignano, non trovandosi ancora preparato il locale destinato alle sue sedute, il decano di età signor avv. Vitt. Fraschini occupa il seggio della Presidenza; e li quattro Deputati più giovani sigg. avvocato Francesco Guglianetti, marchese Filippo Oldoini, cavaliere Ercole Ricotti ed avvocato Domenico Buffa sono chiamati all’ufficio di segretari provvisori.        (Verb.)

il presidente con breve allocuzione, in cui protestando di avere a sommo onore la presidenza che per dritto d’età gli era conferita, invoca la benevolenza dei colleghi a rassicurarlo nel disimpegno delle sue funzioni.        (Risorg.)

Quindi dichiarata aperta la seduta, invita anzitutto la Camera ad esaminare il progetto di Regolamento per cura dei Ministri del Re compilato, stampato e distribuito a ciascheduno dei Deputati presenti, ed a deliberare se creda o non d’adottarlo provvisoriamente sino alla formazione dell’Ufficio definitivo (Vedi il Regolamento provvisorio a pagina 19 del Vol. doc.).

Apre quindi su tal punto la discussione.        (Verb.)

pinelli propone che la Camera voglia solo adottare per ora il capo primo del regolamento, in cui trattasi della verificazione dei poteri, rimandando al domani, dopo che ciascuno avrebbe fatta lettura del regolamento, la materia degli altri capi, onde con ciò poter subile la Camera applicarsi al lavoro più urgente, che è appunto quello della verificazione dei poteri, senza spendere preventivamente un tempo prezioso a discutere una materia, se cui ciascuno ha da formare un giudizio ragionato.

(Si dà lettura del capo 1.° del Regolamento).

galvagno propone di commettere ai relatori dei sette uffici, in cui debbe distribuirsi la Camera per la verificazione dei poteri, il far un’accurata relazione del proposto regolamento, da discutersi contemporaneamente alla relazione della verificazione dei poteri.        (Verb.)

alcuni deputati propongono che non solo quel capo, ma li due successivi si debbano pure ammettere; taluno opina doversi leggere l’intiero regolamento e differirne l’esame all’indomani, altri nominarsi una Commissione, perchè ne proceda alla disamina, e ne faccia poscia alla Camera rapporto.        (Verb.)


santa rosa Osserva non potere nè dover la Camera, prima della verificazione del poteri, entrare in veruna discussione intorno al regolamento, non essendo ancora legalmente costituita, ciò che di necessità induce l’incompetenza della Camera a far discutere da Deputati, il cui mandato può essere incerto, una materia regolamentare: mentre dall’articolo 3 del capo primo dello stesso regolamento pare appunto venir espresso, come i Deputali nominati abbiano solo dritto di partecipar tutti a deliberare sulla verificazione dei poteri, ciò che esclude il partecipare a trattar d’ogni altra materia, mentre la Camera non è ancora legalmente e definitivamente costituita. Propone quindi alla Camera, a scopo altresì di guadagnar tempo, di approvare per ora puramente e semplicemente il regolamento provvisorio, rimandando a miglior tempo, dopo fattone prima esperimento, ad una Commissione speciale il farne accurato esame e il proporre quelle modificazioni che dalla pratica e dallo studio di esso potranno essere suggerite.

il presidente dopo alcune altre osservazioni fatte da vari Deputati in proposito, dichiara chiusa la discussione, e accenna siccome, in ordine alla ventilata questione, risultino cinque varie proposizioni da sottoporsi a votazione.

ferraris osserva che la proposizione del cavaliere di Santa Rosa trovandosi la più ampia nel suo concetto, deve esser posta la prima a votazione.

il presidente osservando che per la ristrettezza del luogo molti Deputati già si trovano in piedi, li prega a volare per alzata della mano.

(La Camera, dopo prova e controprova, adotta la proposizione del Deputato Santa Rosa).        (Risorg. e Verb.)

Invita quindi l’assemblea a procedere imumediatamentle alla formazione di sette uffici per verificare i poteri a termini dell’articolo 2 del Regolamento Provvisorio.

un deputato eleva il dubbio, se li Ministri del Re membri della Camera possano far parte di questi uffici.

il presidente Consulta la Camera.

(Questa decide affermativamente).

Si procede alla formazione degli uffici suindicati, scrivendo in altrettante schede li nomi e cognomi dei Deputati presenti all’appello, e regolando l’estrazione in modo, che li primi sette sortiti si distribuiscano rispettivamente in sette uffizi, e così successivamente lo stesso si pratica poscia per li Deputati non presenti all’appello.

Si pubblicano li nomi dei Deputati componenti ciascun ufficio, e si ordina la stampa e la distribuzione dell’elenco formatone.

arnulfo solleva la questione quale numero si richiegga di Deputati presenti in ciascun ufficio, perché s’intenda costituito e possa disimpegnare le incombenze dal Regolamento affidate.

il presidente propone che la discussione su questo oggetto venga differita all’indomani.

(La Camera consente).