Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/105

Da Wikisource.

I cimiteri ; f diritti di stola. Questi enti oaimessi, che per un calcolo approssimativo ascendono al numero di 16,000, hanno una rendita valutata di circa lire 4,000,000 da aggiungersi a quella già sopra indicata ; sicché la rendita totale dell’asse destinato al servizio ecclesiastico ammonta a lire 17,(89,406. Però questa somma è ancora molto al disotto del vero, poiché la rendita dei beni stabili fu divisata soltanto sulla base dei catasti, e le altre rendite si appoggiano alle consegne fatte dalle stesse manimorte, e per molti casi si hanno già argomenti per ritenerle inferiori al vero loro ammontare. A fronte di ciò il bilancio dello Stato fu finora gravato della somma di lire 921 876 per supplementi di congrue ai parroci, di iire 751,419 per le decime del clero di Sardegna e di altre lire 150,000 per altri oggetti ecclesiastici (pensioni vitalizie). li suddetto asse, capitalizzato al 4 per cento, dà un valore capitale di lire 429,735,150, La detta rendita supera di lire 339,406 ii prodotto deH’imposta prediale inscritta sul bilancio deilo Stato tanto pei beni rurali che pei fabbricati di terraferma e della Sardegna. E supponendo questa corrispondente al 10 per cento del prodotto reaie dei beni stabili, la rendita suddetta a servizio del culto ascenderebbe a più di un decimo del totale del prodotto di tutti i beni rurali e di tutti i fabbricati dello Stato, Essa poi è più che quadrupla di tutte le rendite dedicate nel Belgio allo stesso oggetto ed inscritte sol bilancio di quello Stato, poco dissimile dal nostro in popolazione ed in estensione, sebbene superiore in ricchezza. Oltreciò annovi enti ecclesiastici straordinariamente ricchi ed altri altrettanto poveri e mancanti persino dei mezzi di una onesta sussistenza. Abbiamo parecchi vescovadi che oltrepassano le lire 100 mila di rendita, e ciascuno dei quali ha perciò quasi altrettanto quanto tutti j vescovi del Belgio riuniti insieme; più del doppio dell’assegnamento dell’arcivescovo di Parigi ; nove volte dell’assegnamento ordinario degli altri vescovi della Francia. Però, alcuni vescovadi hanno una rendita che giunge appena alle lire 10,000, e che per alcuno è anche minore. Da un altro lato sopra un numero totale di 4031 parrocchie, nel mentre che ne abbiamo non poche con una rendita eccedente le lire 8000, e che giunge sino alle lire 13.000, ve ne sono 2815 la cui rendita non giunge alle lire 1000, e per la massima parte di esse non giunge neppure a lire 500. Diffatti lo Stato, nonostante un sì pingue asse ecclesiastico, ha stanziato fino all’anno corrente !a somma di lire 921,000 a carico dei contribuenti solo per pagare supplementi di congrua a cotesti parroci che avevano una rendita inferiore alle lire 500. A tanti parroci posti in tali strettezze si debbono aggiungere molti vice-parroci e coadiutori i quali trovansi quasi tutti neila più deplorabile miseria. Noi crediamo che non vi abbia alcuno, per quanto egli sia propenso a favorire i possedimenti delle manimorte, ed ia ispecie degli stabilimenti ecclesiastici, il quale possa dubitare che cotesti risanamenti non persuadano la necessità urgente di un provvedimento per parte della podestà civile entro la sfera della di lei competenza. La vostra Commissione non andrà accennando altri argomenti ed altri fatti per appoggiare il proprio voto. Essa crede che le cose ora dette, confrontate collo stato degli altri paesi cattolici per questo rispetto, e le conseguenze morali ed economiche che ne emanano, parlino troppo eloquentemente di per sé a giustificare appieno i provvedimenti che si contengono nel presente progetto di legge, il quale essa perciò non dubitò di riconoscere necessario ed opportuno nel suo complesso. Posta così in saldo la giustizia dei principii cbe reggono la proposta del Ministero, e l’opportunità e necessità di farne applicazione legislativa, noi prendemmo ad esaminare le va rie parti del progetto in quanto si riferiscono ai tre soggetti nei quali si compendiano latte le di iei disposizioni. La Commissione ebbe dagli uffizi il seguente mandato: Allargare le disposizioni dei progetto di legge nel senso di rendere più estesa e rigorosa l’applicazione dei principii che lo reggono e di conseguire un più compiuto effetto; assicurare però sopra ogni cosa quell’accordo fra la Commissione ed il Ministero, il quale giovasse ad ottenere il felice esito di un provvedimento di tanta importanza e necessità, reclamato instantemente dalla pubblica opinione. La Commissione, in adempimento della prima parte del proprio mandato, avrebbe innanzitutto desiderato d’introdurre ne! presente progetto disposizioni per le quali fossero abolite le decime ecclesiastiche ancora esistenti in motti luoghi di terraferma e le eappelianie meramente laicali che nei detto progetto non sono contemplate. Dall’effettuare un tale pensiero essa si tratteneva pel motivo che la soppressione delle decime riguardasse un oggetto richiedente molte e svariate disposizioni Je quali sarebbero per avventura uscite dai termini del presente progetto, e che, rispetto alle eappelianie laicali, avendo esse per oggetto beni cbe non appartengono alla categoria dei beni ecclesiastici, si richiedessero per le medesime disposizioni affatto speciali e diverse da quelle contenute nella presente proposta. Al postutto essa non abbandonava affatto il proprio pensiero che dopo di avere ottenuta dal Ministero l’assicurazione che in breve avrebbe presentato un progetto diretto a provvedere a quei due importanti argomenti nei senso ora indicato. Essa, attendendo ad eseguire scrupolosamente la stessa prima parte del proprio mandalo, e con lungo e maturo esame ponderando il progetto ministeriale, molte e più altre cose trovava potersi nel medesimo introdurre e variare a! fine di adempiere al desiderio degli uffizi ed alle convinzioni deila Commissione stessa. Però, memore della seconda parte del proprio mandato, essa vi propone il progetto stesso con quelle sole variazioni che col Ministero ha potuto concordare ; col che essa reputa di fare omaggio a quella temperanza di procedimenti che onora ed afforza i Governi parlameHtari, e di viemmeglio assicurare alle di lei proposte il vostro suffragio. Gli emendamenti introdotti dalla Commissione nel progetto ministeriale, i quali essa non potrebbe esclusivamente appropriarsi, dappoiché sono ii risuHatnenlp. dell’opera concorde della Commissione stessa e dei signori ministri delle finanze e di grazia e giustizia che intervennero più volte alle di iei adunanze, hanno q»asi tutti lo scopo di meglio assicurare e rispettare i diritti dei privati, di allontanare ogni arbitrio nella esecuzione della presente legge e di mantenere e meglio guarentire l’integrità dei valori che debbono essere conservati per servizi ed usi ecclesiastici, dappoiché tale è il sistema de! presente progetto. Le prescrizioni contenute nei primi cinque articoli riguardano il soggetto sopriodicato in primo luogo, cioè ia soppressione di comunità e stabilimenti religiosi ed ecclesiastici. Queste prescrizioni hanno i! loro fondamento giuridico nei principi: sopra stabiliti. Il diritto di eccettuare alcune comunità e stabilimenti dalla soppressione poggia sulle medesime basi e dimana dalia po-